Gli ufficiali dell’aeroporto di Denver in Colorado hanno dovuto affrontare l’ennesima situazione d’allerta, questa volta però non si trattava di terrorismo ma di un operatore colto a masturbarsi mentre un un team femminile di softball passava in quel momento attraverso i body scanner dell’aeroporto.
“Le giovani donne stavano effettuando i controlli necessari per poter accedere al terminal e ogni volta che una nuova ragazza passava per lo scanner l’operatore diventava sempre più rosso. La sua mano si muoveva e poi ha iniziato a sudare. Dopo un po’ è arrivata immancabile la tipica faccia di soddisfazione. Proprio in quel momento la security ha preso l’uomo e l’ha portato via, aveva i pantaloni all’altezza delle ginocchia e tutti quanti intorno a lui avevano un’espressione disgustata” – questo il racconto di Jeb Rather, un passeggero del volo diretto a New York che si trovava al check-in in quel momento.
I body scanners, introdotti nell’ultimo anno, sono stati fin da subito protagonisti di un’accesa discussione a causa della loro invasione di privacy nei confronti dei passeggeri. Questi apperecchi sono in grado di mostrare i corpi delle persone sotto i vestiti per rilevare eventuali anomalie, ma come in questo caso possono diventare un tremendo gioco erotico per gli operatori aeroportuali.
D’altronde la filosofia Americana è questa, meglio mostrare le parti intime a qualche maiale piuttosto che saltare in aria a 9000 metri d’altezza.
Mammamia in che stato…