Non sarà vecchio quanto la Grande Muraglia Cinese, ma sicuramente la nuova opera dell’artista Jamie McCartney, la Grande Muraglia della Vagine “The Great Wall of Vagina” è decisamente più shockante!
Lo scultore inglese ha passato gli ultimi 5 anni della sua vita a lavorare per questo controverso progetto caratterizzato dalla presenza di calchi di più di 400 modelli di vagina appartenenti a donne tra i 18 e i 76 anni.
Le modelle del signor Jamie, sono madri, figlie, gemelle omozigote, uomini e donne transgender, madri prima e dopo il parto. Il suo intento era quello di includere nel suo lavoro il più ampio numero di specie possibile e durante i 5 anni di lavoro ha anche cercato qualcuno che avesse sofferto di mutilazione genitale, senza però esserci mai riuscito.
Ma perché creare una forma d’arte tanto bizzarra, quanto intrigante e controversa? Lo stesso artista racconta che dal suo punto di vista, le vagine e le loro labbra raccontano ognuna una propria storia, ognuna è diversa dalle altre per forma, per caratteristiche e varietà, ma allo stesso tempo ognuna di esse conserva il suo infinito fascino e senso di sicurezza.
“Per molte donne i propri genitali sono fonte di vergogna invece che di orgoglio e questo mio lavoro ha proprio lo scopo di bilanciare questa convinzione, mostrando a tutti che ognuno è diverso dagli altri ma allo stesso tempo tutti quanti sono normali.” – racconta Jamie.
Nel 2008, dopo aver creato il suo primo pannello con 40 calchi, Jamie si è reso conto che una sola parete non era sufficiente per dare l’impatto giusto all’opera. Così si è rimesso al lavoro e ha realizzato altri 10 pannelli lunghi 9 metri come il primo.
Se siete interessati alla mostra e volete approfondire le ragioni che hanno portato quest’uomo a realizzare la grande muraglia delle vagine, potete andare a trovarlo presso il Brighton Festival Fringe, in Inghilterra.