Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo con un’anteprima di quello che potrà effettivamente essere il mondo tra cent’anni, con ‘grattacieli subacquei’ progettati da un architetto.
Un gruppo di professori, architetti e urbanisti futuristici hanno raccontato come potrebbe realisticamente essere la nostra vita tra 100 anni. Prevedono che, invece di fare i bagagli per andare in vacanza, sarà possibile portarsi direttamente la propria casa. Come? Appendendola a un drone gigante, ovviamente. Come abbiamo già visto con il progetto ‘Aequorea’, le città cominceranno a svilupparsi anche sott’acqua. Sarà possibile addirittura stampare case intere complete di mobili e tutto il resto con apposite stampanti 3D; le pareti potranno addirittura avere le pareti a LED, in modo da poter cambiare il colore in un batter d’occhio – a ridipingere si fa troppa fatica.
La Luna e Marte, una volta colonizzate, potranno essere comuni mete di viaggio o di vacanza.
E il cibo. La cosa più fantastica di tutte – almeno secondo il mio modesto parere – sarà poter scaricare il cibo e stamparlo, sempre in 3D, senza aspettare i tempi di cottura.
Se ci pensiamo tutto ciò non si discosta totalmente da quello che conosciamo già ora; stampanti 3D e droni esistono già e si stanno evolvendo sempre di più e a Dubai sono state vendute le prime case subacquee.