Una designer olandese ha progettato un giocattolo per neonati che permette di pubblicare selfie dei bambini su Facebook e Twitter.
Il dispositivo, chiamato New Born Fame, è stato inventato da Laura Cornet per la sua tesi alla Design Academy Eindhoven sull’etica dei genitori che pubblicano le foto dei loro figli sui social network. Non è diverso dai soliti giochi per neonati che si mettono sopra la culla; le uniche differenze sono che, tra i pupazzi, ci sono i loghi dei principali social network, ovvero Facebook e Twitter, e una fotocamera che scatta foto o filma brevi video del bimbo quando interagisce con il gioco.
La 25enne Zilla van den Born ha fatto credere per più di un mese ai suoi amici e familiari di essere in vacanza nel sud-est dell’Asia pubblicando foto e video su Facebook senza mai lasciare la città in cui vive, Amsterdam.
Il tutto faceva parte di un progetto per l’università con cui voleva dimostrare quanto Facebook, attraverso gli stati e le foto pubblicate, possa distorcere la realtà. “L’ho fatto per far vedere alle persone che filtriamo e manipoliamo quello che facciamo vedere nei social network”, ha spiegato Zilla. “In questo modo creiamo un mondo ideale online che la realtà non può soddisfare. Il mio obiettivo era di dimostrare quando comune e facile è distorcere la realtà“.
Non ci vuole certo un genio per capire che dopo aver rubato qualcosa sarebbe meglio tenerlo nascosto; non dev’essere molto sveglia la donna incinta che, dopo aver rubato un vestito, ha pubblicato su Facebook alcune sue foto dove lo indossava.
Nel Transbaikal, regione russa, una donna ha incendiato del fieno che sembrava appartenere a un suo amico per vendicarsi del blocco del profilo su un social network.
Non deve averla presa molto bene la donna che, dopo essere stata bloccata da un amico in un noto social network, ha deciso di vendicarsi realmente.
Essendo a conoscenza di dove abitasse, ha voluto infierire incendiando un enorme mucchio di fieno che si trovava nel campo dell’uomo.
Convinta di essersi fatta giustizia è stata fermata dalla polizia locale, che invece le ha confermato l’esatto opposto: il fieno non apparteneva al suo bersaglio, ma a un suo vicino, che ora dovrà affrontare le ingenti perdite.
La donna è stata accusata di incendio doloso e rischia fino a cinque anni di reclusione, il tutto per una semplice lite sul web; meglio non sapere come avrebbe reagito a un litigio “reale”!
I fratelli Admir e Ibi Adili gestiscono una gelateria a Tisnom, nell’isola Morter della Croazia, e quest’estate i loro affari sono andati a gonfie vele grazie al nuovo gusto che hanno inventato: il gusto Facebook.
Dopo aver notato che la figlia di 15 anni passava ore sul famoso social network, ad Admir è venuta l’idea di creare un gelato chiamandolo Facebook per attirare altri suoi fan.
Così ha fatto un semplice gelato bianco, l’ha decorato con dello sciroppo blu e ci ha messo sopra un cartellino con su scritto “Facebook”, con tanto di logo.
Il loro nuovo gelato a quanto pare sa di gomma da masticare e caramelle ma non è di certo il gusto ad attirare i clienti, che hanno passato l’estate a richiedere sempre più il gelato Facebook.
Ovviamente i fratelli Adili non hanno chiesto il permesso a Zuckerberg per usare il nome e il logo della sua creazione per promuovere il loro gelato ma Admir ci scherza su, dicendo “Se dovesse chiamare glielo chiederò”.
Una pensionata di 104 anni è costretta a mentire sulla sua età su Facebook perché il sistema non le riconosce l’anno di nascita esatto.
Marguerite Joseph (Michigan, USA) si stava iscrivendo al noto social network con l’aiuto della nipote quando, dopo aver inserito la sua data di nascita (1908), è comprarso un messaggio di errore e Facebook l’ha cambiata automaticamente, aumentandola di 20 anni.
In aprile la signora Joseph compirà ben 105 anni e i parenti sarebbero felici di vedere la sua vera età.
Un portavoce di Facebook ha detto: “Abbiamo recentemente scoperto un problema a causa del quale alcuni utenti potrebbero non essere in grado di aggiungere la data di nascita prima del 1910. Stiamo lavorando per sistemarlo e ci scusiamo per il disagio”.
Paul Baier, il vicepresidente di un’azienda di Boston, ha convinto la figlia di 14 anni a stare lontana da Facebook per cinque mesi in cambio di un totale di $200; 50 a metà del termine e 150 quando scadrà.
Il signor Baier ha postato il contratto che hanno firmato, intitolato “Facebook Deactivation Agreement” (Accordo Disattivazione Facebook), nel suo blog:
“Io Rachel Baier accetto di disattivare il mio account Facebook dal 4/02/’13 al 26/06/’13.
In cambio, mio papà, Paul Baier, accetta di pagarmi $50 il 15/04/’13 e $150 il 26/06/’13. Lui/lei avrà accesso al mio Facebook per cambiare la password e per disattivare l’account. Questo mi preventirà dal riattivare l’account in futuro. Ho intenzione di usare i soldi per i seguenti scopi: cose varie.”
Il padre afferma che in realtà è stata un’idea della figlia Rachel, che aveva bisogno di soldi e trovava Facebook una perdita di tempo a volte.
Una donna del Wiltshire (UK) ha dato inizio ad una vera e propria moda su Facebook: farsi fotografare nudi in mezzo alla neve.
Leanne Myers, di 40 anni, si è tolta i vestiti insieme alla sua vicina Danielle Smith, di 25, e si sono fatte fotografare mentre suonavano la chitarra in mezzo alla neve.
Successivamente, nel tentativo di rallegrare i suoi colleghi, ha postato l’immagine su una pagina Facebook che ha fondato e chiamato: ‘Wiltshire “Lets get naked in the snow”‘ (Wiltshire, andiamo nudi sulla neve).
Ha invitato tutti i suoi amici a togliersi i vestiti per imitare quello che aveva fatto e ora centinaia di persone hanno fatto la stessa cosa in soli pochi giorni.
Leanne ha detto al Mirror: “È davvero fantastico, non avrei mai pensato che potesse decollare così. Alle persone è piaciuta l’idea e ora ci sono anche foto di amici di amici, e ne stanno arrivando altre da persone che non conosco.
Ci sono state addirittura delle persone di Abu Dhabi e dell’America che mi hanno chiesto se possono postare le foto anche se non sono di Wiltshire. Accetto le foto da qualsiasi posto, basta che siano di buon gusto“.
Al momento più di 9.000 persone hanno messo “mi piace” alla sua pagina Facebook, che spera di usare in qualche modo per raccogliere fondi per opere di beneficenza locali.
“Sarebbe bello ricavarne qualcosa di buono, soprattutto se ci si diverte”, ha affermato la signora Myers.