Stava cercando il liquido per gli occhi ma aimè ha trovato al suo posto la colla attack e se l’è messa.
Irmgard Holm, 60 anni, dall’Arizona, era stata operata di cataratta lo scorso anno e per tenere i suoi occhi sempre umidi aveva iniziato ad usare uno speciale liquido disinfettante per occhi. Per sua sfortuna però qualche giorno fa, ha confuso la boccetta di disinfettante con quella di una colla e ne ha versato qualche goccia nell’occhio.
Il forte bruciore ha fatto capire alla donna che qualcosa non andava; solo allora Irmgard si è accorta di essersi versata delle gocce di colla sull’occhio.
“Le bottigliette erano identiche e non sono più una ragazzina” - dice la signora Holm.
In un primo momento la donna ha tentato di risciacquare l’occhio con l’acqua ma la colla a presa rapida in pochissimo tempo si è asciugata.
Trasportata d’urgenza in ospedale Hulm è stata operata e gli è stato ripulito tutto l’occhio.
“Hanno dovuto tagliarmi via la colla perchè ormai era diventata solida, non riuscivo più a vedere”
Se pensate che la storia della signora Irmgard sia rara siete proprio fuori strada, secondo i dati dello stesso ospedale in cui è stata operata, esistono tantissimi altri casi simili dal 1982 ad oggi.
Una donna residente in Gran Bretagna ha affermato di aver trovato una rana all’interno di una bottiglia di vino comprata in un supermarket di Leichestershire.
Isolde Beesley dice di aver scoperto la rana della bottiglia di vino bianco Moscatello quando ha versato il liquido in un bicchiere durante una festa in famiglia.
La donna dichiara di aver sofferto di mal di stomaco dal momento dell’incidente, accaduto il 26 Dicembre 2009 e proprio per questo ha intrapreso un’azione legale contro la casa vinicola.
Secondo la signora e secondo anche il suo legale, la Asda, azienda produttrice del vino, è obbligata ad assicurarsi che ogni bottiglia di vino che arriva sullo scaffale del negozio sia idonea alla vendita e che non vi siano problemi di sorta. Il fatto che nella bottiglia ci fosse una rana morta è chiaramente segno che questo obbligo non è stato rispettato e dunque è giusto che l’azienda paghi.
Il 30 Novembre 1954 a Sylacauga in Alabama accadeva un avvenimento più unico che raro, quel giorno la signora Ann Hodges entrò nella storia come l’unica persona al mondo mai colpita da un meteorite.
La roccia di Condrite durante la sua discesa si ruppe in 3 pezzi e uno dei 3 colpi Ann sul fianco, ferendola gravememente.
Voi penserete: va beh ma sarà successo altre volte a qualcun’altro? E invece no!
Ann è la sola ed unica a cui sia mai successa una cosa del genere certificata ufficialmente dall’esercito. Anche se esistono alcuni casi recenti e sospetti (Gerrit Blank) (Siobhan Cowton)
Oltre ai danni fisici provocati dall’incidente, che per fortuna furono curati in pochi mesi, è arrivata presto anche la beffa, la pietra incandescente proveniente da chissà quale parte dell’universo è diventata immediatamente un pezzo da collezione e molte persone all’epoca cercarono in ogni modo di appropriarsene, almeno fino a quanto non giunseroi i militari.
L’esercito infatti adottò il principio secondo il quale se un oggetto prezioso ti precipita in casa e te la distrugge, questo non implica che quell’oggetto ti appartenga; così il meteorite fu preso da un elicottero e portato via.
Da allora iniziò un lungo processo giudiziario che terminò con la restituzione ad Ann e suo marito Eugene del meteorite assieme a 5000 dollari di ricompensa, che tanto per concludere in bellezza la storia, furono richiesti dalla padrona di casa, la signora Bertie Guy, per riparare i danni causati al tetto.
Oggi il meteorite si trova al Museo di storia naturale dell’Alabama, dopo che la signora Ann sempre più sottoposta alle attenzione pubblica dei giornali, decise di liberarsene per sempre.
Un uomo proveniente dal nord’est del Brasile è stato operato per la rimozione dal cranio di un coltello di 10 centimetri con cui conviveva da 3 anni in seguito ad una rissa in un bar.
Edeilson Nascimiento, 29 anni, di professione fa il gommista e alcuni giorni fa è stato finalmente operato chirurgicamente all’Ospedale di Recife per la rimozione della lama.
“Mi sento come rinato” - confessa ai giornali l’uomo.
Edeilson sarà dimesso nei prossimi giorni.
All’epoca dell’incidente i medici dissero al signor Nascimiento che la rimozione del coltello gli avrebbe potuto causare danni al cervello e dunque gli rimossero solo il manico; dopo tre anni di fortissimi mal di testa però, Edeilson ha deciso che era meglio sfidare la sorte piuttosto che vivere una vita in quel modo. E la fortuna è stata dalla sua parte.
Le costine di maiale sono sicuramente uno dei cibi preferiti dalle persone quando si organizzano delel grigliate tra amici e probabilmente piacevano molto anche ad un 44enne proveniente da Taichung a Taiwan, tanto che è riuscito ad ingoiarne una intera.
L’uomo avrebbe ingoiato una costina lunga 4 centimetri e larga 3 facendola incastrare alla fine dell’intestino retto.
Il pezzo di carne era stato deglutito Venerdi scorso, ma apparentemente l’uomo non aveva avuto grossi problemi di digestione. La costina è passata dallo stomaco, attraversando poi l’intestino crasso e quello tenue.
Il giorno successivo però il viaggio del corpo estraneo si è fermato all’altezza del retto e l’uomo si è accorto di avere qualche problema durante le sue faccende al bogno.
I suoi sforzi alla toilette sono serviti solo a far sanguinare il suo sedere. Trasportato d’urgenza all’ospedale, i medici hanno anestetizzato il fondoschiena dell’uomo per riuscire ad estrarre il corpo estraneo tramite una fessura larga appena un centimetro e mezzo.
Uno dei medici ha dichiarato: “Tra i tanti casi che abbiamo avuto allospedale, questo è sicuramente il più bizzarro”
Per prevenire che avvenga nuovamente un caso del genere, è stato anche realizzato un video dimostrativo.
E’ accaduto a Thomaston, una cittadina del Galles, dove un uomo di nome Thomas Roddenberry ha comprato una scatola di cereali ricoperti di cioccolato, per poi accorgersi che al loro interno era stato confezionato anche un assorbente interno già utilizzato.
Secondo quanto raccontato dai coniugi Roddenberry, il tampone si trovava all’interno di una scatola di Chocolate Chip Crunch comprata al Save-A-Lot Store presente nel paese. Il signor Thomas si sarebbe accorto della sua presenza solo quando questo era già all’interno della tazza di latte che stava già mangiando.
Immediatamente l’uomo, schifato e preoccupato per la propria salute, si è recato al più vicino pronto soccorso per poter effettuare dei controlli
“Ho sputato all’istante quello che stavo mangiando, immediatamente ho avuto un senso di nausea e mi sono recato di corsa all’ospedale” - racconta Thomas.
Il distretto di polizia ha già aperto un’indagine per capire come l’assorbente possa essere finito dentro alla scatola.
Il portavoce del negozio invece ha deciso di non rilasciare dichiarazioni sull’accaduto.