Un uomo accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna durante il sonno è ora terrorizzato dal sonno per paura che possa aggredire nuovamente qualcuno mentre dorme.
Darren Greenwood, proveniente da Bethnal Green vicino Londra, è stato assolto dalla corte solo qualche giorno fa, dopo che i suoi avvocati difensori sono riusciti a covincere i giudici del fatto che la violenza nacque da una rara condizione medica chiamata Sessomnia.
Tale condizione fa in modo che il 33enne non ha controllo delle proprie azioni violente durante il sonno ed è per questo che all’epoca terrorizzò la sua ragazza mentre emtrambi dormivano.
“Ultimamente sono terrorizzato deall’andare a letto perchè ho paura che possa accadere qualcosa. Ma ormai ho imparato a convivere con la mia condizione. Conosco i sintomi e ormai so come comportarmi per nasconderli e fare in modo che quel che è successo non accada più.”
Padre di una bambina, Darren dichiara che il suo pensiero fisso va alla sua vittima 21enne. “Mi scuso con lei. Capisco che cosa possa aver provato. Mi sento male per lei” - ha dichiarato - “Avevamo dormito insieme ma ci eravamo appena conosciuti.”
Il giudice ha deciso che la colpa dell’accaduto non può essere addossata ad una persona malata e dunque ha deciso di liberarlo.
Un muratore Rumeno si è presentato alcuni giorni fa in ospedale portando con se una grossa busta gialla contenente al suo interno il suo stesso braccio.
Miheal Ionescu si sarebbe presentato al pronto soccorso del St John hospital di Iasi in Romania con estrema pacatezza chiedendo ai medici che gli venisse riattaccato l’arto che aveva portato con se.
Secondo quanto appreso l’incidente sarebbe avvenuto mentre l’uomo si trovava sul posto di lavoro.
Dopo circa 12 ore di operazione fortunatamente i 9 medici chirurghi intervenuti per l’operazione, sono riusciti a riattaccare al 51enne di Falticeni il suo arto.
Il portavoce dell’ospedale, il signor Tudor Ciuhodaru ha dichiarato che l’uomo quando è arrivato in ospedale si trovava in evidente stato di shock, causa per il quale è riuscito a mantenere tutta quella calma. Ha anche aggiunto che Mihael ora si trova in terapia intensiva, dato che si tratta di uno dei casi più gravi mai trattati all’ospedale di Iasi, nonostante l’ospedale specializzato in questo tipo di operazioni, ne effettui già più di mille all’anno.
Quello che vedete è il filmato girato all’interno di una sala operatoria di un ospedale anonimo in occasione della rimozione di un giocattolo sessuale incastrato nell’ano di un paziente di sesso maschile.
Il video poco adatto alle persone sensibili, mostra gli ultimi istanti dell’operazione e il momento in cui il chirurgo rimuove definitivamente il dildo lungo più di venti centimetri dal sedere del paziente, tra l’ilarità generale.
Nel video si notano moltissime persone presenti in sala operatoria, alcune delle quali dotate di cellulari per riprendere la scena o per scattare una foto da mostrare agli amici, il tutto nella totale inconsapevolezze del paziente che era stato precedentemente anestetizzato.
Il video apparso sul sito di video sharing LiveLeak, ha riscosso un enorme successo su internet e ha aperto un dibattito sull’effettiva privacy garantita ai pazienti all’interno di strutture ospedaliere.
Questa è la storia incredibile di bambino Serbo di nome Dimitrije Mitrovic che una mattina quando aveva appena 3 anni si è svegliato ha iniziato a parlare Inglese, nonostante non l’avesse mai studiato, sconvolgendo medici e familiari.
Dimitrij che ora ha 11 anni parla in modo così perfetto che i famigliari, gli amici e perfino l’insegnante non riescono più a capirlo.
“Un giorno quando aveva solo 3 anni mio figlio è andato a letto e quando si è svegliato ha iniziato a parlarmi in inglese. All’inizio gli ho risposto con quel po’ di inglese che conosco, ma presto è diventato così bravo che ho dovuto chiamare un interprete per potergli parlare” - racconta la madre Dragana
All’età di 5 anni Dimitrije recitava già l’intera novella di Harry Potter in Inglese e oggi a 11 anni raramente parla alla madre in Serbo a meno che non sia obbligato a farlo.
“Sogno in Inglese, parlo in Inglese e se mi pesto un dito impreco in inglese!”
I medici pensano che Dimitrije possa aver acquisito una sorta di talento autistico per l’inglese.
La professoressa tatjana Paunovic dell’università di Nis spiega: “E’ molto affascinante. Abbiamo parlato con lui per un’ora e parla la lingua meglio di noi, come se fosse nato in Gran Bretagna.”
Borsi Batki è una bambina Ungherese nata con una rara condizione metabolica, il che significa che il suo corpo non può assumere proteine.
Anche il meno esperto può capire che in questo modo Borsi è impossibilitata a mangiare praticamente ogni cosa. I suoi pasti sono costituiti per la maggior parte da una pasta speciale realizzata con succo di pomodoro, mentre per sopperire alla mancanza di proteine Borsi deve assumere un supplemento speciale sei volte al giorno.
Il corpo della piccola non può digerire gli amino acidi che si trovano in quasi tutti i cibi ricchi di proteine. La sua malattia si chiama Fenilchetonuria e se non diagnosticata nei tempi giusti può provocare danni irreparabili al cervello, ritardo mentale e il blocco della crescita.
I medici si accorsero della malattia quando Bolsi aveva 6 anni, durante un test di routine.
Solo un bambino su 15.000 nasce con questa condizione causata da una mutazione genetica, il che significa che per quanto possa essere una malattia rara esistono moltissime persone nella stessa situazione di Bolsi.
La mamma della bambina, la signora Maria, 37 anni, afferma: “Durante le festicciole mia figlia soffre quando vede i suoi amici che mangiano le torte, a volte piange, capisce la situazione ma è difficile da affrontare, soprattutto alla sua età. I periodi peggiori sono la Pasqua e il Natale, quando si mangiano moltissimi dolci.”
Oggi vi racconto la storia di Janis Ollson è una donna di 31 anni, fino a pochi mesi fa, affetta da un tremendo cancro che rischiava di toglierle la vita.
Tre anni fa la donna incinta del suo secondo figlio, durante un normale controllo aveva parlato ai dottori di un problema alla schiena che la faceva soffrire da anni. Dopo alcuni controlli si era scoperto che Janis era malata di cancro osseo.
Gli esperti di tumori sarcomatosi all’ospedale di Toronto in Canada, hanno presto capito che l’unico modo per salvare la vita di Janis era quello di tagliarla a metà, letteralmente, per poi ricostruire il suo bacino artificialmente.
E così alla donna pur di eliminare il cancro, è stata rimossa una gamba, la parte bassa della spina dorsale e metà del bacino.
La parte più difficile è stata riunire le parti del corpo tramite una barra elastica inserita nell’osso. Un’operazione che prima di oggi era stata operata solo negli obitori.
La gamba sana della signora è stata unita conparte dell’osso rimodellato della gamba amputata e il tutto è stato unito alla colonna vertebrale.
Oggi dopo molte sofferenze e preoccupazioni Janis è guarita dal cancro e conduce una vita relativamente normale anche se costretta su una sedia a rotelle.