Donna malata effettua operazione chirurgica su se stessa, salva per miracolo

Wu Yuanbi, una donna 53enne proveniente da Chongqing in Cina recentemente si è esibita in una operazione chirurgica molto particolare per il semplice fatto che è stata eseguita su se stessa e con un semplice coltello da cucina.

La donna soffre dall’età di 13 anni, di una condizione cronica chiamata di Budd-Chiari dal nome dei medici che per primi la scoprirono. Tale condizione fa in modo che il suo stomaco si riempia periodicamente di liquido impedendole di svolgere il suo lavoro e persino le mansioni più comuni.

Nel 2002 Wu e la sua famiglia pagarono i risparmi di una vita per riuscire a pagare una procedura medica che le rimovesse 25 litri di fluido depositatosi nel suo stomaco. Sfortunatamente però i sintomi della malattia sono tornati ben presto rendendo necessario una seconda operazione.

Proveniendo da una famiglia molto povera Wu non sapeva dove trovare i circa 5.200 euro necessari per pagare una nuova operazione e così ha deciso di agire per conto suo, operandosi da sola.

Alcune settimane fa, dopo che il marito è uscito di casa per recarsi al lavoro, Wu ha impugnato un coltello si è squarciata lo stomaco nel disperato tentativo di alleviare i dolore causato dalla pressione del liquido sul suo stomaco.

Per ore la donna è rimasta agonizzante sul pavimento di casa, fino a quando il marito tornato a casa, l’ha trovata distesa a terra circondata da un lago di interiora e liquido giallo.

grazie ad un immediata corsa verso l’ospedale Wu è riuscita a sorpavvivere e la ferita lunga più di 10 centimetri le è stata suturata.

Una volta passato il pericolo la donna avrebbe dichiarato:”Se fossi morta, almeno avrei risparmiato alla mia famiglia l’impegno di seguirmi in ogni faccenda”.

Unica notizia positiva, il gesto estremo ha consentito a Wu di essere operata gratuitamente nell’ospedale di Chongqing.

Il bimbo a forma di rana, incredibile caso di Anencefalia

AnencefaliaE’ nato nella Repubblica Dominicana ed è affetto da una rarissima malattia chiamata Anencefalia.

Questa incredibile patologia è talmente incredibile da sembrare tutta una montatura, i bambini che ne sono affetti nascono con una caratteristica tasta a forma di rana!

Volto schiacciato, occhi quasi fuori dalle orbite e gravi malformazioni sopra la fronte.

Il piccolo, nato nell’ospedale di La Romana è stato abbandonato dalla madre non appena questa ha visto l’aspetto del suo bambino.

Anche se dopo mezzora dalla sua nascita a causa delle gravissime condizione di salute il piccolo è morto.

Non è la prima volta che un bambino nasce con questa bizzarra condizione genetica, alcuni anni fa un altro neonato morto fu portato in processione in India e venerato come divinità locale.

Del neonato Dominicano ci è rimasto un video girato prima della sua morte.

Ospedale addormenta i neonati con la musica di Mozart in cuffia

Una clinica ospedaliera slovacca sembra aver trovato il modo di tranquillizzare i bimbi appena nati facendoli addormentare con delle cuffie nelle orecchie e facendo loro ascoltare musica del compositore Mozart.

Sebbene siano cuffie di normale grandezza, accostate alle orecchie dei neonati sembrano enormi cuffie dalla quale non viene sparata musica a tutto volume, ma una dolce e rilassente melodia di Mozart o di Vivaldi.

L’idea di fare ascoltare la musica ai neonati per conciliare meglio il loro sonno è venuta all’ospedale di Kosice-Saca dopo aver sperimentato che la musica, soprattutto quella classica, sarebbe di grande aiuto nel supplire la voce materna che non sempre può essere accanto al proprio bimbo.

I vantaggi maggiori si sono riscontrati nel mantenimento del battito cardiaco regolare e di una corretta respirazione.

Mozart in cuffia per i neonati (2)Mozart in cuffia per i neonati (3)Mozart in cuffia per i neonati (4)

Il dottor Slavka Viragovà, responsabile del progetto, afferma che Mozart richiama nei neonati la suggestione della madre, che per ovvie ragioni pratiche, durante i primi giorni di vita non può stare con loro 24 ore su 24.

“La nascita è molto stressante per un bambino. La terapia della musica credo sia un ottimo strumento antistress che aiuta anche a sopportare il dolore.” - conclude il dottor Viragovà.

Affetta da malattia rara, il giudice l’autorizza a masturbarsi al lavoro

La corte brasiliana ha deciso: “La signora Ana Catarina Bezerra Silvares avrà il permesso di masturbarsi anche durante l’orario lavorativo.”

La sentenza è arrivata dopo che la donna 36enne era stata portata davanti ai giudici dall’azienda nella quale lavora.

Ana da qualche anno soffre infatti di una malattia chiamata Masturbazione Compulsiva e ogni 2 ore sente il bisogno di masturbarsi per almeno 15 minuti. Quando non si masturba una sensazione di stress la coglie e il pericolo di crisi è molto alto.

Per questi motivi, riconosciuta e verificata la condizione, il giudice ha deciso che oltre ai medicinali che riducono lo stress, riducendo la sua voglia di masturbazione da 47 a ‘solo’ 18 volte al giorno, il suo datore di lavoro dovrà anche lasciare che Ana in momenti di astinenza possa liberamente masturbarsi e guardare film porno, anche durante le ore di lavoro.

Non è chiaro se la donna abbia detto al suo capo del suo problema di spontanea volontà o se sia stata colta in flagranza.

Coppia di colore partorisce figlio bianco

Non dev’essere stato un bello spettacolo per il povero Francis quando ha visto che il bambino che sua moglie stava partorendo era bianco come il latte, mentre lui è scuro come la cenere.

E’ quello che è accaduto a Londra ai due sposi Francis e Arlette ed è già la seconda volta che accade in Gran Bretagna.

Il piccolo Daniel è nato tra lo stupore e i volti increduli di ostetriche, medici e genitori. Una piccola creatura bianca con i capelli biondi e in ottima salute. I genitori si sono affrettati a precisare di non aver mai avuto relazioni extraconiugali (più che altro Arlette) e hanno confessato di essere rimasti anche loro estremamente straniti.Francis Arlette e Daniel Tshibangu

“Stavo tenendo la mano di Arlette mentre Daniel era in procinto di nascere. Era tutto coperto di sangue ma quando ho visto che la sua pelle era bianca e i suoi capelli biondi, la mia mascella ha quasi toccato terra.” - dice Francis.

Lo strano mix genetico del piccolo Daniel ha stupito molto anche gli esperti che confermano che non si tratta di un caso di albinismo e che dunque si tratta di un caso più unico che raro.

“Il mio primo pensiero quando l’ho visto è stato. Wow, ma è davvero mio figlio? Non riuscivo a parlare e vedevo i medici guardarsi l’un l’altro pensando che quel figlio non potesse essere mio. Per noi è il nostro dono di Dio, il nostro piccolo regalo.” - conclude il padre del piccolo.

Tempestt Henderson – La ragazza che mangia le saponette

La ragazza ricorda che da bambina amava l’odore di detersivo sul cardigan di sua madre e sulle lenzuola, questo succede a molte persone probabilmente, ma a poche succede di volerlo mangiare!

Tempestt Henderson

Questo è esattamente quello che è successo a Tempestt Handerson, una giovane 19enne proveniente dalla Florida, quando ha immerso le dita nel detersivo e lo ha leccato via per la prima volta: ”La polvere sulla mia lingua aveva un sapore così dolce, ma allo stesso tempo salato, mi sentivo così bene” - dichiara la giovane studentessa di infiermeristica.

Tempestt sa molto bene che quella roba non è commestibile e che è dannosa per la sua salute, ma l’ama così tanto da non poterne fare a meno.

Dal quel giorno si sveglia la mattina con una tale voglia di detersivo da ignorare qualsiasi etichetta di avvertimento. Inizialmente si limitava a leccare il bagnoschiuma sulla sua pelle durante la doccia, poi è passata a veri bocconcini di saponetta.

La ragazza sostiene che mangiando il sapone si sente molto più pulita, rispetto a quando si lava normalmente ed è arrivata a consumarne ben cinque panetti alla settimana!!

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Finalmente però, dopo aver trascorso sei mesi assecondando la sua brama di detersivo, si è resa conto dei pericoli che correva e ha deciso di chiedere un parere medico.

Le è stata diagnosticata una malattia chiamata PICA, una rara malattia, di cui abbiamo già parlato diverse volte, che spinge chi ne è affetto a mangiare sostanze non commestibili e non nutritive come sabbia, metallo o gesso. Si pensa che la causa di questa malattia sia una carenza di minerali, ma nel caso di Tempestt, sarebbe dovuta allo stress.

La ragazza è stata lasciata dal fidanzato prima del college e per lei è stato un duro colpo. A
prescindere dalle cause è importante per Tempestt porvi rimedio prima che l’ingestione di queste sostanze tossiche le provochi danni irreparabili alla salute.

I medici del reparto di terapia intensiva cognitivo-comportamentale, per incoraggiarla a guarire da questo brutto vizio, le hanno consigliato di pensare positivo quando sente il bisogno di mangiare sapone e di uscire per lunghe passeggiate evitando luoghi dove è presente il sapone tentatore, come bagni e lavanderie. In casa invece ha preso precauzione, ora infatti usa il sapone liquido che, fortunatamente, non le piace!

Grazie a questi accorgimenti, Tempestt è ormai “pulita” dal 2010 e si augura di non cedere più alla tentazione di mangiare del sapone anche se sa che l’aspetta ancora un lungo percorso di recupero.