Natalia è l’auto più costosa ed incredibile del mondo. Prodotta dall’azienda californiana DiMora Motorcar è in grado di cambiare colore in base alle condizioni climatiche del momento. Il mezzo, estremamente innovativo e sportivo, è caratterizzato da un motore 14mila di cilindrata, 1200 cavalli di potenza e da un prezzo non certo popolare pari a circa 2 milioni di dollari ed è prodotta esclusivamente in edizione limitata.
La vernice della Natalia, spiegano i costruttori sul sito ufficiale, diventa nera se c’è freddo e bianca se c’è caldo. Il telaio è stato costruito con i più innovativi materiali aerospaziali, particolare che rende il mezzo confortevole e resistente ma con un peso di 750 chilogrammi in meno rispetto alle berline di pari grandezza.
Naturalmente questa automobile è in grado di consentire al conducente di guidare anche nel caso di scarsa visibilità esterna. Per riuscirci si avvale di particolari telecamere, posizionate nella zona anteriore del veicolo, che proiettano le immagini direttamente sul parabrezza, in modo da ridurre le zone d’ombra.
Non contenta delle caratteristiche descritte fino a questo punto la società californiana ha inoltre accessoriato la Natalia di due proiettori video, posti nella stessa zona delle luci anteriori, che una volta parcheggiata proiettano su un muro, o altra superficie simile, i film riprodotti dal lettore dvd interno.
Il nuovo record del mondo per i treni ad alta velocità su rotaia è di 574,8 chilometri orari. L’eccezionale performance, preparata accuratamente per mesi dalle ferrovie transalpine, è stata portata a termine in Francia da un convoglio Tgv della Alstom. Resta invece ancora imbattuto il record assoluto di velocità al mondo, 581 km/h, detenuto da un treno giapponese a levitazione magnetica il 2 dicembre 2003.
Il risultato, omologato ufficialmente, è stato ottenuto da un nuovo modello di treno Tgv sulla linea a alta velocità est europea, sulla tratta Parigi-Strasburgo. Il primo obbiettivo di questa prova preparata accuratamente da mesi era però omologare il nuovo record su rotaia, battendo il precedente primato, stabilito nel 1990 da un altro Tgv francese: 515,3 km/h. Pochi giorni fa in una prova non omologata il convoglio della Alstom aveva raggiunto i 540 km/h.
“Una ‘sinfonia celestiale’, ‘un sublime inno a Dio’ composto da Leonardo Da Vinci e nascosto tra le pieghe della tovaglia dell’Ultima Cena. Note di una musica segreta rimaste sempre criptate, ma ora pronte per essere ascoltate dal mondo”. Si legge oggi sulle pagine del quotidiano ‘il Giornale’ la notizia di un componimento scoperto e decifrato da Gian Mario Pala e Loredana Mazzarella, marito e moglie che vivono a Ozieri in provincia di Sassari i quali “nella celeberrima Ultima Cena di Leonardo, hanno scoperto un inno mimetizzato nell’affresco”.
“Abbiamo guardato per ore quel capolavoro ognuno per proprio conto quando ancora non ci conoscevamo - hanno spiegato i coniugi a ‘Il Giornale’ - poi abbiamo continuato a fissarla insieme da fidanzati e sposi arrivando finalmente a ‘vedere’ con gli occhi e a ‘sentire’ con le orecchie quanto finora avevamo avvertito solo con l’anima”. Secondo il quotidiano “i coniugi Pala dicono di aver individuato nella tovaglia rappresentata nel dipinto un pentagramma che ribaltato sui personaggi presenti, Gesu’ e i discepoli, restituisce miracolosamente un rigo musicale, una partitura”.
” La musica - ha spiegato la coppia - e’ stata poi sintetizzata simulando con un computer un organo a canne ed e’ saltata fuori una sinfonia celestiale. Basta ascoltarla per rendersi conto che si possa trattare di un inno a Dio. L’adagio e’ infatti, solenne e austero, da’ i brividi”. “Unendo le note - si legge ancora - sull’ipotetico pentagramma con un tratto di penna Gian Mario e Loredana avrebbero scoperto un testo sacro scritto in ebraico, sottoposto all’attenzione di Padre Luigi Orlando, professore di Sacra scrittura nella facolta’ Teologica pugliese di Bari e alla Pontificia universita’ Antoniana di Roma. “Anche la frase - ha sostenuto la coppia - e’ un inno a Dio e conferma Cristo come redentore dell’umanita’”.
Non c’è inchiostro ciò nonostante questa penna è in grado di scrivere su quasi tutti i supporti cartacei. E’ costituita di una lega metallica chiamata “nib” che lascia il segno sulla maggiorparte delle superfici. Se userete per scrivere dei fogli come quelli per stampante o quelli per la scuola, il segno lasciato dalla penna sarà simile a quello lasciato da una matita, con la sostanziale differenza che il segno non potrà essere cancellato. L’enorme vantaggio di questa penna è che non avendo inchiostro la sua durata è praticamente infinita, funzionerà oggi come tra vent’anni lasciando sempre lo stesso segno e naturalmente non avrete bisogno di temperarla.
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Il Dr James Anderson , dall’università “of Reading’s Computer science department”, ha enunciato il suo teorema per risolvere un problema estremamente importante nella matematica: il problema dello zero al denominatore. “Immaginate di volare su un aeroplano con il pilota automatico inserito,” dice il Dr Anderson. “se si divide per zero e il computer smette di lavorare, siete in guai seri. Se il vostro peace-maker divide per zero, siete morti.”… La teoria della divisione per zero poteva essere utilizzata per fare moltissimi esempi,in precedenza, per il quale i computer e gli scienziati non potessero lavorare.
“Ho risolto un problema che è rimasto irrisolto per ben 2000 anni e questo con una dimostrazione semplicissima ha dichiarato il Dr Anderson dimostrando la sua teoria su una lavagna.
L’equipaggio di uno Yacht salpato dal nord delle isole Tonga hanno riportato sul proprio diario di bordo di aver avvistato scie di pietre di pomice galleggiare sul mare segno evidente di una recente eruzione vulcanica sottomarina. Il giorno seguente agli occhi dei marinai si è presentato uno spettacolo più unico che raro. Un’isola vulcanica è spuntata dal mare proprio sotto i loro occhi. Essi affermano che l’isola ha un ampiezza di circa un miglio ed è composta da 4 vette più un cratere fumante che al momento della formazione sparava in aria violentemente lava e cenere. A conferma di quello che hanno detto ecco le foto scattate proprio dall’equipaggio!