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Ann Hodges - L’unica persona al mondo ad essere mai stata colpita da un meteorite

Il 30 Novembre 1954 a Sylacauga in Alabama accadeva un avvenimento più unico che raro, quel giorno la signora Ann Hodges entrò nella storia come l’unica persona al mondo mai colpita da un meteorite.

Ann Hodges - L'unica persona mai colpita da un meteorite

La roccia di Condrite durante la sua discesa si ruppe in 3 pezzi e uno dei 3 colpi Ann sul fianco, ferendola gravememente.

Voi penserete: va beh ma sarà successo altre volte a qualcun’altro? E invece no!

Ann è la sola ed unica a cui sia mai successa una cosa del genere certificata ufficialmente dall’esercito. Anche se esistono alcuni casi recenti e sospetti (Gerrit Blank) (Siobhan Cowton)

Oltre ai danni fisici provocati dall’incidente, che per fortuna furono curati in pochi mesi, è arrivata presto anche la beffa, la pietra incandescente proveniente da chissà quale parte dell’universo è diventata immediatamente un pezzo da collezione e molte persone all’epoca cercarono in ogni modo di appropriarsene, almeno fino a quanto non giunseroi i militari.

L’esercito infatti adottò il principio secondo il quale se un oggetto prezioso ti precipita in casa e te la distrugge, questo non implica che quell’oggetto ti appartenga; così il meteorite fu preso da un elicottero e portato via.

Ann Hodges - L'unica persona mai colpita da un meteoriteAnn Hodges - L'unica persona mai colpita da un meteoriteAnn Hodges - L'unica persona mai colpita da un meteoriteAnn Hodges - L'unica persona mai colpita da un meteorite

Da allora iniziò un lungo processo giudiziario che terminò con la restituzione ad Ann e suo marito Eugene del meteorite assieme a 5000 dollari di ricompensa, che tanto per concludere in bellezza la storia, furono richiesti dalla padrona di casa, la signora Bertie Guy, per riparare i danni causati al tetto.

Oggi il meteorite si trova al Museo di storia naturale dell’Alabama, dopo che la signora Ann sempre più sottoposta alle attenzione pubblica dei giornali, decise di liberarsene per sempre.

Ragazzo estremamente religioso, decide di sposarsi per poter finalmente eiaculare

Matthew Leske - Si sposa per eiaculareDurante tutta la sua vita, Matthew Leske è stato un devoto ragazzo cristiano. Per anni ha aiutato la chiesa Luterana “Holy Christ Almighty” del suo paese, per anni ha seguito con la madre e le 4 sorelle tutte le letture della Bibbia e per anni ha seguito con rigore tutti i dettami e i dogmi della chiesa.

Nonostante questo, però, anche per lui è arrivato il tempo della pubertà e come tutti gli esseri umani di sesso maschile, anche Matthew è stato colto da una tempesta di ormoni e dall’irrefrenabile attrazione per il sesso femminile.

All’età di 22 anni, anche Matthew ha sentito il bisogno di poter liberare tutti questi ormoni accumulati attraverso l’orgasmo, attraverso l’eiaculazione, ma purtroppo i dettami della chiesa sono rigidi e lui non se l’è mai sentita di andare contro il volere del signore, rischiando così di incorrere in una punizione divina.

Così, per non sentirsi addosso questo enorme peso, ha deciso di sposarsi per poter finalmente eiaculare.

Quando Matthew non si occupa della chiesa, lavora come cuoco in un ristorante e spesso aiuta i vicini a tenere ordinati i giadini, non trovando mai troppo tempo per socializzare con il sesso femminile.

Ma ora ha comunicato a tutti che si sposerà con Christian Luann Ruth Perkins, una ragazza conosciuta 2 mesi al Luther League (un associazione per giovani luterani)

Leske ha chiaramente dichiarato che si sposerà per non andare all’inferno e poter sfogare i suoi desideri sessuali eiaculando, non importa come o con chi.

“Ho veramente, veramente tanta voglia di espellere liquido seminale e con ‘veramente’ intendo che lo voglio terribilmente” - ha dichiarato il ragazzo (e non scherzo)

Effettivamente 22 anni sono tanti, non ce l’ha più fatta a tenersi tutto dentro!

[La notizia probabilmente risale ad alcuni anni fa]

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Inserito nella categoria: Assurde, Ma che Ca.., Sesso, Testimonianze dal Passato

Ashley Hegi - La bambina morta di vecchiaia a 17 anni

Ashley Hegi - La bambina morta di vecchiaiaSi chiamava Ashley Hegi, aveva 17 anni ed era una della uniche 53 persone al mondo ad essere colpita dalla sindroma di Hutchinson-Gilford, meglio conosciuta come Progeria.

La Progeria è una bruttissima malattia che colpisce i bambini fin dalla nascita; questa condizione causa l’invecchiamento precoce del corpo di chi ne è affetto, senza però intaccare le capacità cerebrali.

Ad oggi non esiste ancora una cura che possa contrastare questa sindrome. Chi ne è affetto muore di vecchiaia entro i 13-15 anni.

Ashley Hegi è uno dei casi più conosciuti e ecclatanti di Progeria. La ragazza viveva a circa 200 chilometri da Calgary in Canada ed è morta 3 settimane prima dei suoi 18 anni.

Da tutti Ashley era considerata una ragazza brillante, quasi unica, ma non per la sua malattia.

“Quando parlavi con Ashley, non pensavi affatto alla sua malattia; riuscivi a pensare solo a quanto fosse fantastica.” - dice uno dei suoi amici - “Ashley era alta solo un metro e venti, ma aveva un’intelligenza e un cuore alti come una montagna.” - prosegue una sua insegnante.

Ashley Hegi - La bambina morta di vecchiaiaAshley Hegi - La bambina morta di vecchiaiaAshley Hegi - La bambina morta di vecchiaiaAshley Hegi - La bambina morta di vecchiaia

Ashley conosceva benissimo la sua malattia e proprio perchè sapeva che non le rimaneva molto tempo, dedicava la sua vita a far conoscere la sua condizione, apparendo in moltissimi programmi televisivi e documentari.

Una delle frasi più belle pronunciate da Shley diceva: “Quando qualcuno parla con te, non lasciare che si agiti per la tua malattia, probabilmente quella persona non conosce la Progeria. Parlagli della Progeria e vedrai che capirà. E se non capisce? Non fa neinte, sei unico.”

Purtroppo però anche per Ashley è giunto prestissimo l’appuntamento con la morte. Il 21 Aprile 2009 stremata dalla malattia è morta di vecchiaia. I suoi modi di fare e la sua forza di vivere la vita al 100% rimarranno sempre in eredità non solo per tutti i bambini colpiti da questa malattia, ma anche per tutti noi.

Il Mistero di Li Ching-Yun - L’uomo che visse 256 anni

Secondo quanto riportato dai necrologi del New York Times e del Time Magazine del 6 Maggio 1933, il signor Li Ching-Yun morì dopo aver cresciuto 180 discendenti e dopo aver seppellito 23 mogli all’incredibile età di 256 anni.

Questa è la storia misteriosa dell’uomo più longevo mai vissuto.

Come potrete immaginare non si sa molto riguardo quest’uomo, è certo che sia nato in Cina, a Szechwan, provincia nel quale è anche morto. Sappiamo anche che il giovane Li a partire dall’età di 10 anni ricevette un istruzione adeguata ai tempi e più tardi viaggiò a Kansu, Shansi, Tibet, Annam, Siam e Manchuria, località Cinesi dove lavorò alla raccolta di erbe medicinali.

Li Ching-Yun l'uomo che visse 256 anni

In seguito a questa esperienza lavorativa la sua storia diventa confusa e meno precisa. Probabilmente per ancora un centinaio di anni il signor Li vendette le sue erbe e verso la fine della sua attività decise di vendere le erbe di altri produttori. Si sa anche, a detta del Time, che l’uomo avesse le unghie della mano destra lunghe 15 centimetri.

Si racconta che un giorno il condottiero dell’Impero Wu Pei-Fu andò a casa sua per chiedergli quale fosse il segreto di tale longevità e la risposta dell’uomo fu:

“Mantenere il cuore calmo, sedersi come una tartaruga, camminare allegro come un piccione e dormire come un cane”.

Più che un segreto, uno zoo.

Le fonti locali dell’epoca rimanevano sbalordite nel vedere che il signor Li Ching-Yun avesse l’aspetto di un uomo adulto in piena forma fisica nonostante i suoi anni. Persone del paese hanno raccontato di avere ricordo di Li fin dalla loro infanzia, altri invece raccontano dal fatto che fosse amico dei loro nonni.

Ma allora fu tutta un’esagerazione? Forse un caso di omonimia? Un errore grossolano da parte del Governo Cinese?

Per sua stessa ammissione Li Ching-Yun nacque nel 1736, questo dato, rapportato a quello della sua morte, porterebbe ad una vita complessiva di 197 anni (il che sarebbe già estremamente incredibile). Tuttavia nel 1930 un professore della Minkuo University chiamato Wu Chung-chien trovò alcuni registri in cui veniva fatta risalire la nascita del signor Li al 1677. Gli stessi registri testimoniavano il fatto che il Governo Cinese si congratulò con l’uomo per il suo 150esimo e per il suo 200esimo compleanno.

E’ possibile dunque che l’uomo si fosse dimenticato l’anno della sua nascita? e come è possibile che anche il Governo gli abbia riconosciuto tutti quegli anni?

Secondo il Guinness dei Primati, l’essere umano più longevo di sempre fu la francese Jeanne Louise Calment che morì nel 1997 all’età di 122 anni e 164 giorni, ma se la storia di Li Ching-Yun fosse vera e i documenti scoperti fossero esatti, questo record sarebbe superato di ben 130 anni.

E’ possibile che un essere umano sia vissuto per un quarto di millennio conservando un aspetto tanto vigoroso? Probabilmente non avremo mai risposta a questa domanda, ma devo ammettere che questa storia è davvero affascinante.

Hadji Ali - Il grande rigurgitatore

Hadji Ali Human FountainIl grande rigurgitatore, soprannominato anche “The Egyptian Enigma”, nacque in Egitto nel 1892. Il suo vero nome era hadji Ali e come profesisone faceva il rigurgitatore.

Fin dai primi anni 20 del secolo scorso Il grande rigurgitatore fece scalpore e curiosità in un varietà Americano in cui per la prima voltà mostrò al mondo le sue capacità. L’uomo erai nfatti in grado di ingoiare e in seguito di rigurgitare a comando gli oggetti ingoiati. La sua più grande particolarità però era quella di riuscire a fare tutto ciò nell’ordine da lui voluto!

La rigurgitazione come fenomeno da baraccone infatti non era un avvenimento così raro, soprattutto nel 17esimo secolo in cui alcuni nomi di rigurgitatori famosi, sono giunti fino a nomi, come ad esempio Jean Royer o Blaise Manfre. Lo stesso houdinì, a noi più contemporaneo possedeva tale capacità.

Nulla di strano dunque, e nulla di impossibile. Quello che però distingueva Hadji Ali da tutti gli altri era la sua capacità di ingoiare litri e litri di acqua per poi regurgitarli con un getto potente e preciso, tale da riempire un vaso a distanze considerevoli, inoltre nei suoi spettacoli, l’Enigma Egiziano dava anche prova della sua capacità di ingoiare oggetti interi, e liquidi, come ad esempio noccioline e addirittura petrolio, per poi regurgitarli quando meglio preferiva, decidendo se rigurgitare prima le noccioline o prima l’acqua o prima il petrolio, dimostrando di possedere l’assurda capacità di dividere lo stomaco in compartimenti.

The Great RegurgitatorNei suoi spettacoli infatti l’atto finale consisteva nell’ingurgitare prima una brocca di acqua e poi una brocca di kerosene mentre una sua assistente portava in scena un piccolo castello di metallo.

Dopo aver bevuto entrambi i liquidi, l’uomo dapprima incendiava il castello con getti potenti in modo da alimentare l’incendio, per poi spegnere il fuoco come un pompiere, sputando l’acqua!

Questo spettacolo era diventato talmente popolare e richiesto che durante il periodo di massimo successo Ali lo ripeteva anche 22 volte a settimana.

Ci è rimasta un’importantissima testimonianza delle sue capacità in un film di Stanlio e Ollio chiamato in Inglese “Chickens Come Home”, sono riuscito a recuperare la versione in spagnolo in cui vengono mostrate proprio le capacità di Ali e il suddetto atto finale dello spettacolo.

Sfortunatamente Ali morì piuttosto giovane. Durante un Tour in Inghilterra infatti fu coltò da un attacco cardiaco a Staffordshire nel 1937 a soli 45 anni.

[Source]

Inserito nella categoria: Corpi imperfetti, Testimonianze dal Passato

Joseph Merrik - L’uomo Elefante

Joseph Carey Merrick, nato a Leicester, Londra nel 1862,durante l’epoca vittoriana, era conosciuto in tutta la britannia con il soprannome di Uomo elefante, datogli per la sua deformità. Joseph aveva un fratello e una sorella, entrambi più piccoli di lui e sani. L’uomo iniziò ad avere problemi all’età di cinque anni e tutto il suo corpo rimase deformato da una (all’epoca) sconosciuta malattia che gli lasciò intatti solo i genitali e il braccio sinistro. Oggi sappiamo che la malattia in questione era una neurofibromatosi, un’anomalia genetica nota anche come morbo di von Recklinghausen.

Durante l’infanzia Merrick si ruppe anche la gamba sinistra che a causa delle condizioni umili della sua famiglia, rimase incurata. Joseph quindi continuò a vivere storpiato sia dalla malattia, sia dalla gamba rimasta storipia.

All’età di 11 anni, la madre di Joseph morì, secondo alcuni anch’essa soffriva della stessa malattia seppur in maniera più lieve; il piccolo rimase dunque sotto l’affidamento del padre e della matrigna. Quest’ultima si rifiutò sempre di tenere con se Joseph e impose al padre, Jospeh Carey Merrick, di scegliere “O il piccolo Jospeh o lei!”.

L’uomo elefante fu costretto a sopravvivere inizialmente vendendo lucido da scarpe per strada, soffrendo la costante umiliazione da parte dei bambini della zona, poi diventando un fenomeno da baraccone. Questa scelta gli permise di essere trattato decentemente e di fargli guadagnare una discreta somma di denaro.

Nel 1886 i luna park vennero dichiarati fuorilegge dalla Regina e Jospeh fu costretto a viaggiare in nuovi paesi in cerca di lavoro. Si trasferì in Belgio dove però non ottenne altro che rifiuti e maltrattamenti.

Al suo ritorno a Londra Merrick divenne amico del medico Frederick Treves che all’epoca lavorava al Royal London Hospital e che trovò a Joseph un letto permanente su cui dormire. in seguito a questa sua nuova amicizia Joseph divenne famoso in tutto il regno e addirittura benvoluto dalla Regina.

Il desiderio di Joseph era quello di essere trasferito in una centro per ciechi, dove poter cercare una donna che non fosse influenzata dal suo aspetto mostruoso.

La sua solitudine lo portò a rifugiarsi nella scrittura sia di poesie che in prosa.

Nonostante non si conoscesse bene l’origine della sua malattia, Jospeh fu curato da Frederick fino alla sua morte avvenuta nell’Aprile del 1890, quando Joseph aveva ancora 27 anni. La sua morte avvenne per soffocamento, l’uomo non poteva dormire in posizione orizzontale a causa del peso della sua testa e dunque era costretto a dormire con la schiena rialzata, praticamente seduto. Secondo alcuni quella notte Joseph provò a dormire disteso come tutti gli esseri umani procurandosi la morte per soffocamento.

La sua fama nonostante sia trascorso più di un secolo dalla sua morte è ancora viva, il suo scheletro è conservato ed esposto al Royal London hospital.

Lo scheletro di Merrick è in mostra permanente presso il Royal London Hospital.

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