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L'acrobata senza gambe - Eli Bowen

Eli Bowen - L'acrobata senza gambeL’uomo che un tempo era conosciuto con il nome di Eli Bowen, nacque nell’Ohio nell’Ottobre del 1844 primo di 10 fratelli. Mentre i suoi fratelli godevano tutti di ottima salute, Eli era nato con una malformazione e aveva i piedi direttamente attaccati al bacino. Praticamente era nato con i piedi ma senza le gambe. Nonostante il suo aspetto fisico, o forse è meglio dire grazie ad esso, Eli ha vissuto una vita straordinaria. Ha tentato non solo di andare oltre quelli che erano i suoi limiti fisici ma si è anche ingegnato il più possibile per trovare una professione in cui “corpi perfetti” e “allenamento estenuante” fossero indispensabili, Eli divenne acrobata.

Imparò ben presto a compensare le sue mancanze usando le braccia e le mani per sostituire l’uso delle gambe. Le sue fortissime mani a lungo allenate, aiutate con l’uso di placche di legno sui palmi usate come scarpe, sollevavano il suo tronco per riuscire a camminare su di esse.

Come risultato di tale stratagemma e grazie anche al costante lavoro in fattoria, Bowen aveva sviluppato un’enorme forza e anche in età adulta egli è stato in grado di trascinare i suoi 63 kg di peso ovunque egli abbia voluto. Ha iniziato la sua carriera professionale all’età di 13 anni in vari circhi prima di intraprendere un tour indipendente e, infine, in Europa, si è unito al Barnum & Bailey Circus. Per le sue fenomenali doti fisiche, fu ben presto riconosciuto come un grandissimo acrobata. Soprannominato ‘The Legless Acrobat’ Eli Bowen era conosciuto per la sua notevole capacità di attirare il pubblico.

A dispetto dei suoi 61 centimetri di altezza, Eli non ha mai avuto problemi ad arrampicarsi su una barra da 4 metri per poi rimanerci sopra in equilibrio sostenendo il peso del suo corpo solo con la forza di una mano. Afferrando l’asta, Eli teneva il suo corpo parallelo al pavimento e iniziava a girare attorno all’asta a mo’ di bandiera, infine, tenendosi esclusivamente con la mano destra metteva il corpo parallelo all’asta. La semplicità con cui l’uomo riusciva ad eseguire questo numero, non solo mostrava la sua straordinaria forza, ma gli permise di diventare ben presto fonte di attrazione e di guadagnare più di 100 dollari alla settimana, cifrà molto alta per l’epoca.

Eli Bowen - L'acrobata senza gambe - On Bike

Una volta diventato adulto Eli divenne famosissimo per il suo aspetto, oltre che per la sua forza e da alcuni veniva anche considerato il più grande uomo dello show businness.

Eli Bowen - L'acrobata senza gambe and his FamilyIl suo aspetto da gentiluomo fece si che l’uomo potesse avere anche numerose fans femminili. All’età di 26 anni, si sposò con la 15enne Mattie e da lei ebbe 4 sanissimi bambini. Eli era molto orgoglioso della sua famiglia e infatti molte foto che lo ritraggono sono scattate in compagnia dei suoi cari.

Negli anni ’80 l’acrobata continuò ad esibirsi, perchè amava farlo; i suoi figli ormai adulti si sistemaro tutti quanti, uno divenne mercante, un altro prese la laurea in giurisprudenza e divenne giudice.

Il 2 Maggio del 1924 Eli morì a causa di una pleurite, alcuni giorni prima di una performance alle Dreamland Circus nell’isola di Coney. Gli acrobati che seguirono a lui ebbero sempre un gran rispetto e una grande ammirazione per l’uomo che amavano chiamare “Il Capitano Eli”

Inserito nella categoria: Corpi imperfetti, Testimonianze dal Passato

Il vero Shrek, Maurice Tillet

Forse meglio conosciuto con il nome di “The French Angel” (L’angelo francese), Maurice Tillet nacque in Francia nel 1903, un bimbo sano e di discreta famiglia. Il suo sogno era quello di diventare attore ed era molto intelligente, era infatti in grado di parlare 14 lingue e spesso si dilettava anche nella scrittura in prosa. Tuttavia uscito dall’adolescenza, Maurice sviluppò una malattia chiamata Acromegalia.

L’acromegalia è un’abbastanza rara disfunzione ormonale che provoca un’eccessiva produzione dell’ormone della crescita. Solitamente, questa condizione è causata da un tumore cerebrale alla ghiandola Ipofisi, quella per l’appunto in cui viene prodotto l’ormone della crescita.

L’effetto più visibile di questa malattia è la crescita rapida e incontrollata delle ossa. La stessa parola Acromegalia, deriva dal Greco e significa letteralmente “larghe estremità” proprio a sottolineare gli effetti causati da questo fenomeno. Poichè l’Acromegalia si sviluppa in tempi relativamente lunghi, risulta estremamente complicato diagnosticare la malattia nella sua prima fase, questa può quindi svilupparsi indisturbata anche per anni.

Tornando a Maurice, nel suo caso la malattia fu diagnosticata tardi e questo provocò una sfigurazione dell’apparato scheletrico e in particolare del viso dell’uomo.
Incapace di sopportare la continua umiliazione da parte degli altri, Maurice decise di abbandonare la Francia.

Si trasferì in America, qui riuscì a costruirsi una nuova vita, facendo passare il suo corpo grosso e deformato per quello di un rozzo e cattivo wrestler professionista. Rinominato “The French Angel”, Maurice ottenne un grande successo, anche grazie alla sua mossa finale, “L’abbraccio dell’orso”, lascio immaginare a voi quale potesse essere la mossa.
Nel 1944 riuscì anche a diventare Campione Americano sconfiggendo l’avversario Steve “Crusher” Casey.

La sua vita, si interruppe prematuramente dieci anni più tardi all’età di 51 anni. Prima di morire Maurice acconsentì a creare un suo calco facciale. Una successiva “maschera” è tutt’ora conservata al “USA Weightlifting Hall of Fame” in Pennsylvania.

Chissà che il suo volto non abbia ispirato i creatori del famosissimo orco verde Shrek, voi che dite?

Ben Dova, l’ubriaco spericolato.

Ben Dova - L'ubriaco spericolatoBen Dova - L'ubriaco SpericolatoBen Dova, nome d’arte di Joseph Späh, nacque a Strasburgo il 14 Marzo del 1905. Quando suo padre emigrò negli Stati Uniti, il giovane Ben si appasionò al vaudeville e divenne un modesto acrobata e contorsionista.

Ben però, più che per la sue contorsioni, è ricordato per il suo spettacolo intitolato ‘convivial inebriate’ in cui interpretava uno spericolato ubriacone. Durante il suo show, barcollava da una parte all’altra del palco alla disperata ricerca di una sigaretta nei suoi taschini. Caratteristico era anche il suo abbigliamento, un cappello tutto stropicciato e un vestito sgualcito e piano di pieghe. L’0impressione che dava al pubblico era quella di poter cadere da un momento all’altro dal palco o addosso al pubblico stesso.

Una volta trovata la sigaretta, che naturalmente teneva già in bocca fin dall’inizio, Ben cercava di accenderla arrampicandosi sopra un lampione (ricordo che a quell’epoca i lampioni funzionavano a gas) e iniziando ad oscillare con il lampione stesso e dimostrando uno straordinario senso dell’equilibrio.

Qualcuno però giudicava questo spettacolo come un teatrino comico ma non più di tanto esaltante. Così nel 1933 Dova decise di ripetere il suo numero al 56esimo piano del grattacielo di New York, Chanin Building, a beneficio del suo genere di spettacolo, che spesso veniva screditato.

Nessun filo metallico, nessun effetto speciale della cinepresa, solo Ben e il vuoto. Gli spettatori rimasero terrorizzati temendo per l’incolumità dell’uomo, ma allo stesso tempo non poterono che essere affascinati da quello che stava facendo.

Questo il video che testimonia l’accaduto.

Ma la pazzia di Ben non terminò qui, nel 1937 infatti si trovò passeggero dello sfortunato dirigibile Hindenburg. Ben, sopravvisse al disastro salendo sopra una finestra e rimanendo appeso fino a quando il dirigibile non fu abbastanza vicino al suolo per permettergli di saltare. Uscì dall’episodio con una semplice slogatura alla caviglia, anche se dopo l’accaduto molti accusarono Dova di aver sabotato il veivolo.

Dova intantò continuò il suo ‘convivial inebriate’ fino al 1970 prima di ritirarsi a semplici comparse da attore. Il suo ruolo più importante fu nel film Marathon Man (Il Maratoneta) del 1976. La morte lo portò via nel 1986 dopo una lunghissima carriera da intrattenitore, scapestrato e per giunta superstite.

Pinon, il messicano bitesta

Pasqual Pinon, era conosciuto come il messicano con due teste ed era un grande attrazione del Sells Floto Circus nei primi anni del 1900.

La storia dice che Pinon, fuggito dal Messico dopo perso il ranch di famiglia, a causa della sua unica deformità è stato in grado di mostrare se stesso per una notevole quantità di denaro e sostenere la sua famiglia di sette persone. La seconda testa era costantemente immobile, la sua bocca chiusa e gli occhi vuoti e inespressivi.

La mancanza di movimento è dovuta a un ictus che Pinon ha subito a 20 anni di età. Pinon non dava spettacolo, la maggior parte delle sue prestazioni consisteva semplicemente nel sedersi e, occasionalmente, sollevare il suo mento in aria per mostrare meglio la connessione tra la naturale e la piccola testa secondaria.

L’intera storia della sua origine è, ovviamente, falsa. Mentre è del tutto possibile avere due teste complete, una condizione nota come Craniopagus Parasiticus, la testa “di troppo” è sempre situata al rovescio sulla sommità del capo principale - come nel caso di un ragazzo del Bengala vissuto nel 1700. Il secondo capo di Pinon era un falso.

La vera storia di Pasqual Pinon è in realtà più interessante nella sua stranezza. Pinon era effettivamente una ferroviere del Texas, a cui è cresciuto un grande tumore benigno sulla parte superiore della sua testa. Egli è stato scoperto da un promotore nel 1917, mentre la divideva le rotaie.

Per qualche ragione il promotore ha pensato che l’enorme tumore sporgente di Pinon non era abbastanza strano e ha deciso di creare una falsa faccia con una maschera di cera. Maschera che ha fatto nascere il mito del messicano con due teste.

Alcune voci sostengono che la maschera fosse fatta d’argento e impiantata chirurgicamente sotto la pelle, tuttavia, è altamente improbabile. Altre voci sostengono che questo manufatto d’argento rese Pinon matto. Anche in questo caso, è più probabile che si tratti di invenzioni del promotore.

Ciò che è accaduto a Pinon dopo questa storia è sconosciuto.Si presume che si sia ritirato e abbia ripreso la sua vita come operaio, con un po’ meno cose per la mente.

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Conte Orloff - L'uomo trasparente

Pochi umani possono essere paragonati all’insolito caso del conte Orloff. Un uomo che si pensava erroneamente fosse malato di Ossificazione e per le sue caratteristiche, soprannominato l’uomo trasparente.

Ivannow Wladislaus von Dziarski-Orloff nacque in Ungheria nel 1864. Durante la sua gioventù Orloff non aveva alcun problema, solo all’età di 14 anni inizio la sua esperienza con quella che all’epoca era una malattia sconosciuta. Fin dalla prima gioventù, Orloff era diventato poco più che uno scheletro vivente, incapace di reggersi in piedi e costantemente dolorante.

Per alleviare i suoi dolori il conte iniziò a fumare oppio dalla sua pipa. Questa pipa possiamo dire divenne il suo segno di riconoscimento, spesso nelle immagini che lo raffigurano è immortalato mentre sbuffa dalla sua pipa, inalandone il fumo che ne esce (Chasing The Dragon).

Durante la sua carriera Orloff fu conosciuto come l’uomo ossificato, ma la sua condizione in realtà era del tutto differente. Oggi sappiamo che era affetto da mancanza di densità nelle ossa e questo portava le sue ossa a contorcersi e piegarsi.

Inoltre la sua pelle era sottile come la carta e la sua muscolatura era talmente atrofizzata che con l’aiuto di una semplice lampada luminosa, era possibile osservare il sangue scorrere nelle sue vene. Ma non solo, se una luce veniva posta alle sue spalle, era possibile vedere il bagliore dalla parte opposta

Per quanto strano potesse essere Orloff come persona, coloro che lo mostravano al pubblico come fenomeno da circo, lo pubblicizzavano sui volantini dicendo che una persona sarebbe riuscita a leggere il giornale attraverso il suo corpo.

il conte, fu conosciuto durante la sua vita con i nomi di “Scheletro vivente” e “Uomo trasparente“, ma in seguito fu anche soprannominato “La lastra umana“.

Una vita passata a mostrare il suo corpo, gli permise di girare il mondo intero rendendolo ricco e famoso.

Orloff morì nel 1904 all’età di 40 anni.

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Il Capitano Fred Walters - L'uomo dalla pelle blu (e non parlo di un puffo)

Il colore della pelle è spesso al centro di scontri di tipo razziale e discriminatorio.
Si è combattuto fin dall’epoca delle rivoluzioni del 700′ per i diritti delle minoranze etniche nelle società industrializzate e civilizzate dell’Occidente.
Ma cosa serebbe accaduto se il colore della vostra pelle fosse stato veramente speciale; se vi foste ritrovati con una visibile e appariscente carnagione blu?

La più famosa famiglia “blu” è la famiglia Fugate. Questa famiglia però non faceva parte di una razza con la pelle blu, la loro era più che altro una famiglia fortemente radicata nel territorio circostante i monti Appalachian.
Il patriarca della famiglia era Martin Fugate che si stabilì sulle rive del fiume Troublesome, vicino ad Hazzard, la contea del famoso telefilm “Dukes Of Hazzard”, nel Kentucky, circa 200 anni fa.
Sua moglie Mary era affetta da Methemoglobinemia, una malattia che fa si che il sangue trasporti meno ossigeno rendendo di conseguenza la pelle delle persone bianche di uno strano colore bluastro.

Solitamente il gene che provoca questa malattia è recessivo, è capitato però che i Fugate in seguito si imparentassero con un altra famiglia, gli Smith, e in questa famiglia qualcuno possedeva il medesimo gene recessivo. A causa del ristretto numero di appartenenti alla comunità, le due famiglie continuarono a unirsi tra consanguignei e i membri della famiglia continuarono ad avere la caratteristica carnagione blu, fino agli anni 60′.


Esiste però un’altra malattia che può portare ad avere una carnagione bluastra. Questa condizione è causata da quella che viene chiamata Argyria.
L’Argyria si contrae in seguito ad un eccessiva e persistente ingestione di Argento Colloidale che se utilizzato in dosi accuratamente somministrate può essere un ottimo antibatterico e supplemento nutrizionale, ma che se utilizzato in malo modo può determinare il cambiamento permanente di carnagione ( Blu,Grigiastra).

Il più famoso caso di Argyria è stato quello del Capitano Fred Walters. Nato in Inghilterra nel 1855 fu capitano dell’ esercito militare inglese, fino a quando un’altra malattia, la Locomotor Ataxia, cioè l’incapacità di controllare il proprio corpo, lo portasse al ritiro. Il trattamento per la cura di questa malattia all’epoca comprendeva anche l’ingestione di argento e proprio questa somministrazione costante di argento, portò il Capitano a diventare blu.

Nel 1891 Walters volò negli Stati Uniti dove grazie a questa sua caratteristica peculiare e anomala intraprese la carriera di “fenomeno da baraccone” guadagnandosi da vivere.

Probabilmente Walters aumento la sua dose di argento per rendere la pelle più blu possibile. Inizialmente questo gli portò fortuna e fama.

Tuttavia il suo cuore debole per il persistente avvelenamento da argento, si spense il 20 Agosto 1923.

Il Capitano Fred lasciò una moglie, una piccola bambina e i risultati della sua autopsia, grazie ai quali possiamo tutt’oggi affermare che Fred Walters può essere considerato il caso più spettacolare di Argyria.

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